Scontrino elettronico 2020: tutte le regole e le novità

scontrino elettronico
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Come funziona lo scontrino elettronico?

L’obbligo dei corrispettivi telematici è entrato in vigore già dal 1° Luglio 2019 per i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro e con esso è stato istituito anche con un periodo di moratoria di sei mesi il quale prevede che la trasmissione non venga sanzionata qualora effettuata entro il mese successivo di riferimento. Al termine dei sei mesi, gli esercenti avranno a disposizione 12 giorni di tempo per effettuare la trasmissione prima di venire sanzionati.

La stessa prassi sarà applicata anche a tutti i soggetti con volume d’affari inferiore a 400.000 euro, il cui obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri scatterà dal 1° Gennaio 2020.

Tra i soggetti esonerati, definiti dal decreto del MEF pubblicato il 16 maggio 2019, vi sono tabaccai, notai, giornalai, tassisti, benzinai, autoscuole, produttori agricoli, venditori itineranti e soggetti i cui ricavi non siano superiori all’1% del volume d’affari del 2018.

Cos’è lo scontrino elettronico?

Lo scontrino elettronico, detto anche scontrino telematico, altro non è che l’obbligo, da parte di tutti i titolari di partita IVA che esercitano attività di commercio al dettaglio, di memorizzare e trasmettere i corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate.

Per effettuare questo tipo di operazioni, ogni commerciante dovrà munirsi di un apposito registratore telematico. In alternativa al registratore telematico sarà possibile inviare i dati all’Agenzia delle Entrate tramite i servizi messi a disposizione su Fatture e Corrispettivi oppure quelli forniti dalle numerose software house.

Bonus e sanzioni

Coloro che non provvederanno a emettere scontrini e ricevute telematiche rischiano una sanzione pari al 100% dell’imposta corrispondente, in caso di comportamento recidivo potranno incappare nella sospensione dell’attività.

Il bonus per l’acquisto di un nuovo registratore di cassa telematico è pari al 50% del costo sostenuto sino a un massimo di 250 euro mentre scende a 50 euro il tetto in caso di adeguamento del vecchio registratore. Il contributo, valido esclusivamente per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020 ed effettuate tramite mezzi di pagamento tracciabili, viene concesso sotto forma di credito d’imposta.

Caratteristiche del documento commerciale

Il documento commerciale, il quale può essere realizzato anche tramite il servizio gratuito che l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione, dovrà contenere obbligatoriamente i seguenti dati:

  • data e ora di emissione;
  • numero progressivo;
  • nome e cognome, denominazione o ragione sociale del commerciante;
  • numero di partita IVA del commerciante;
  • ubicazione dell’esercizio;
  • descrizione dei beni venduti e dei servizi resi;
  • importo complessivo del corrispettivo e quello effettivamente pagato.

ATTENZIONE: Il presente documento ha un contenuto di carattere generale e ha lo scopo di fornire al lettore le informazioni più rilevanti degli argomenti che si vanno a trattare, pertanto non può sostituirsi ad una consulenza o parere fiscale specifico.

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