Crisi d’impresa: le nuove soglie del debito per le comunicazioni di allerta

Ti piace questo articolo? Condividilo!

Grazie al nuovo sistema di allerta esterna previsto dai meccanismi di rilevazione preventiva dello stato di difficoltà inseriti nel Codice della Crisi d’Impresa, i creditori pubblici qualificati potranno segnalare mancati pagamenti all’imprenditore invitandolo ad accedere alla composizione negoziata della crisi.

Vediamo assieme quali sono le soglie del debito che fanno scattare le segnalazioni e come procedere in caso di ricezione di tale comunicazione.


Comunicazioni di allerta: gli enti che possono inviare segnalazioni

Agenzia delle Entrate

Diversamente da quanto inizialmente previsto, la segnalazione trasmessa dall’Agenzia delle Entrate all’imprenditore, all’organo di controllo o al presidente del collegio sindacale, verrà inviata al raggiungimento di un debito pari al 10% del fatturato dell’anno precedente o al superamento della soglia di € 20.000 a prescindere dal volume d’affari.

Le comunicazioni saranno inviate dall’Agenzia delle Entrate a mezzo PEC o raccomandata non oltre il termine di 150 giorni dalla scadenza della presentazione delle liquidazioni periodiche ai fini IVA.

Agenzia delle Entrate – Riscossione

Anche l’Agenzia delle Entrate – Riscossione può inviare comunicazioni in merito l’esistenza di crediti affidati per la riscossione, autodichiarati o definitivamente accertati e
scaduti da oltre 90 giorni, superiori all’importo di  €100.000,00 per le imprese individuali, € 200.000,00 per le società di persone ed € 200.000,00 per le altre società.

INPS

L’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), potrà inviare segnalazioni per mancati pagamenti qualora si verifichi un ritardo di oltre 90 giorni nel versamento di contributi previdenziali di ammontare superiore:

  • al 30% di quelli dovuti nell’anno precedente e all’importo di € 15.000,00 per le imprese con lavoratori subordinati e parasubordinati,
  • all’importo di € 5.000,00 per le imprese senza lavoratori subordinati e parasubordinati.

INAIL

Anche l’INAIL, Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, rientra tra i creditori pubblici qualificati all’invio di segnalazioni per la presenza di debiti all’imprenditore. Nello specifico, la segnalazione scatta entro 60 giorni allo verificarsi di una delle seguenti condizioni:

  • debiti per premi assicurativi scaduti da oltre 90 giorni e non versati;
  • debiti per un importo superiore a € 5.000,00.

Cosa fare quando si riceve una comunicazione di allerta

Il nuovo codice della Crisi d’Impresa ha come obiettivo principale quello di intercettare e intervenire prontamente sui casi di squilibrio economico-finanziario aziendale dando la possibilità all’imprenditore o al collegio sindacale di attuare soluzioni idonee a risanare eventuali debiti nei confronti del fisco e altri creditori pubblici accreditati.

Le segnalazioni di debiti effettuate da enti esterni alla società non sono altro che indicatori rimarcanti una situazione che un apparato organizzativo, amministrativo e contabile adeguato dovrebbe aver già riscontrato ai fini della pronta rilevazione di uno stato di crisi e che l’organo di controllo nello svolgimento della sua attività di vigilanza periodica sull’adeguatezza di tale assetto dovrebbe aver identificato.

Segnalazioni, come quella del mancato versamento dell’IVA, possono consentire l’emersione tempestiva di situazioni di squilibrio economico-finanziario consentendo all’organo di controllo di effettuare ispezioni, controlli e richieste di informazioni specifiche all’organo di amministrazione sull’andamento della gestione negli ultimi mesi.

La richiesta di specifiche informazioni da parte dell’organo di controllo a quello di amministrazione, così come gli atti di ispezione e di controllo, dovranno essere oggetto verbalizzazione e il verbale dovrà essere trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale

Le soluzioni

Qualora l’organo di amministrazione presenti esaurienti spiegazioni a giustifica del debito accumulato e sulle modalità di risanamento della situazione, l’organo di controllo sarà tenuto a vigilare sull’attuazione dei progetti atti alla risanazione dei debiti prospettati.

Nel caso in cui l’organo amministrativo non riesca a fornire risposte dettagliate a giustificare la situazione, l’organo di controllo dovrà effettuare la segnalazione all’organo amministrativo secondo le modalità previste dalla normativa non appena i segnali di squilibro vengono intercettati.

Tale segnalazione deve essere motivata, riportando quanto emerso da verifiche e controlli effettuati a seguito della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. L’organo di controllo potrà invitare l’organo amministrativo a rispondere velocemente con provvedimenti idonei alla risoluzione della situazione debitoria, anche l’accesso alla composizione negoziata della crisi, oltre a indicare un adeguato termine, in ogni caso non superiore a 30 giorni, entro cui l’organo di amministrazione dovrà rendere conto in merito alle iniziative intraprese per la risanazione del debito.

L’avvio della procedura di composizione negoziata non è mai una conseguenza automatica della segnalazione da parte dei creditori pubblici, ma una volontà da parte dell’azienda che, in presenza dei relativi presupposti, potrà procedere alla presentazione dell’istanza di nomina di un professionista esperto che analizzerà la situazione economica aziendale.


ATTENZIONE: Il presente documento ha un contenuto di carattere generale e ha lo scopo di fornire al lettore le informazioni più rilevanti degli argomenti che si vanno a trattare, pertanto non può sostituirsi ad una consulenza o parere fiscale specifico.

Ti piace questo articolo? Condividilo!