Sai calcolare il cash flow della tua azienda?

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Un’azienda con utili non è detto che sia anche un’azienda in grado di ottemperare agli obblighi finanziari nei confronti dei propri creditori, (banche, fornitori, dipendenti). Oggigiorno è fondamentale che ogni imprenditore monitori con diligenza i flussi monetari che determinano il successo della propria attività.

Cos’è il cash flow

Con il termine inglese “cash flow” si intende l’insieme dei movimenti finanziari in entrata e in uscita che interessano la cassa contante e il conto corrente aziendale.

La gestione del cash flow è fondamentale per ogni attività imprenditoriale perché monitora la capacità di far fronte agli impegni economici presi nei confronti dei creditori. Chiudere in utile il bilancio non vuol dire avere necessariamente un cash flow positivo e, se esso è negativo, cioè se i pagamenti risultano superiori agli incassi, l’azienda sarà, presto o tardi, destinata a fallire.

Il nuovo Codice della crisi d’impresa e il Codice civile

Alla luce del nuovo Codice della crisi d’impresa e delle conseguenti responsabilità (anche personali) in capo all’amministratore, monitorare il cash flow aziendale diventa oggi una priorità per evitare il fallimento.

Per poter gestire il cash flow e fare previsioni adeguate riguardo l’andamento aziendale, è fondamentale avere una contabilità aggiornata e corretta.

Il comma 2 dell’art. 2086 del Codice civile ha sancito il dovere e l’obbligo dell’imprenditore di istituire assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa, ovvero che vanno sviluppati e implementati in base alle caratteristiche dell’impresa, all’attività condotta e alle variazioni del rischio gestionale sostenuto.

Pianificazione strategica e programmazione sono diventate attività fondamentali al fine di intercettare e gestire tempestivamente lo stato di crisi, adottando adeguate iniziative di risanamento

Analisi e previsioni per evitare lo stato di crisi aziendale

È chiaro che l’obiettivo del nuovo Codice della crisi d’impresa sia quello di sollecitare l’imprenditore all’adozione di un metodo di budgeting che, partendo dall’analisi dei dati di bilancio a consuntivo, sia in grado di fare delle previsioni future sull’andamento economico/finanziario e individuare eventuali scostamenti rispetto a quanto già pianificato.

L’imprenditore individuale e le società, con l’aiuto di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile idoneo alla tipologia di attività svolta dall’azienda, deve quindi:

  • Rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario rapportati alle caratteristiche della sua attività imprenditoriale;
  • Verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale per almeno i 12 mesi successivi nonché rilevare eventuali segnali di allarme;
  • Ricavare le informazioni utili per la redazione del piano di risanamento dell’impresa, ed eseguire il test di verifica per la perseguibilità dello stesso.

I segnali di allarme, come riportato al comma 4 dell’art. 3, sono:

  • L’esistenza di debiti nei confronti dei dipendenti scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni;
  • L’esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
  • L’esistenza di esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma, purché rappresentino complessivamente il 5% del totale delle esposizioni;
  • L’esistenza di una o più esposizioni debitorie quali ritardi per versamenti di contributi previdenziali, debiti per premi assicurativi, debiti iva, crediti affidati per la riscossione.

Come e perché calcolare il cash flow

L’analisi di bilancio ed il processo di budgeting sono degli strumenti indispensabili per gestire le variabili di bilancio principali come il capitale circolante netto commerciale, il margine operativo lordo, e i flussi di cassa della gestione operativa e permettono quindi di assolvere ai nuovi obblighi in capo all’amministratore.

Il nostro studio offre servizi mirati per il controllo di gestione, al fine di supportare gli imprenditori nel calcolo del cash flow e nella pianificazione di budget a breve/medio e lungo periodo, finalizzati al monitoraggio e alla crescita dell’andamento aziendale.

Contattaci per una consulenza mirata, verificheremo insieme la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale.


ATTENZIONE: Il presente documento ha un contenuto di carattere generale e ha lo scopo di fornire al lettore le informazioni più rilevanti degli argomenti che si vanno a trattare, pertanto non può sostituirsi ad una consulenza o parere fiscale specifico.

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